Quando si parlava di dieta un tempo ci si riferiva senza alcun dubbio alla dieta dimagrante ipocalorica, perché non ne esistevano altre.

Poi è arrivato il Dottor Dukan con la sua dieta chetogenica, poi la dieta a Zona, con i pasti divisi in blocchi durante la giornata, la Scarsdale e più recentemente la mima-digiuno. E poi siamo tornati al punto di partenza, scoprendo che la classica, cara vecchia dieta Ipocalorica funzionava benissimo e faceva dimagrire.

La dieta Ipocalorica si basa sul più antico concetto che vale in dietologia quanto in economia: risparmiando si guadagna.

Qui intendiamo le calorie: meno calorie introduciamo nel nostro organismo e più vantaggi abbiamo sul calo ponderale, sulla salute e quindi sul nostro aspetto fisico.

Una dieta Ipocalorica non è altro che un regime alimentare a basso contenuto di calorie. Lo scopo principale è di perdere una quantità significativa di peso in un periodo di tempo ragionevolmente breve. 

Le diete ipocaloriche, note anche come diete a basso contenuto calorico, devono comunque essere supervisionate da uno specialista poiché l’apporto calorico è piuttosto basso, si arriva a introdurre fino ad un terzo in meno di calorie rispetto alla media. 

Un regime ipocalorico è pensato per tutti coloro che hanno bisogno di dimagrire, e sono disposti a fare un percorso di restrizione alimentare, introducendo meno calorie rispetto a quante ne consumano normalmente: di solito si calcola una riduzione che va da 500 a 1000 calorie in meno rispetto al fabbisogno energetico giornaliero. 

Ma quanto si può dimagrire seguendo una dieta ipocalorica tradizionale? Se si segue con attenzione una dieta ipocalorica con un regime di circa 1200 calorie giornaliere – quindi piuttosto restrittiva – si possono perdere anche 5 kg al mese. All’inizio, la perdita di peso è generalmente più rapida, ma successivamente è importante riuscire a slittare dal regime dimagrante a una dieta di mantenimento del peso forma che deve durare molto a lungo. 

Di editor