Lo smart working ha dato una battuta d’arresto ai pasti consumati fuori casa: con la ripresa delle attività in presenza, gli italiani tornano finalmente a mangiare fuori in pausa pranzo. Parlando di aziende ristorazione collettiva, le migliori si preparano a una crescita del volume di affari e ad un nuovo stile di vita. Una mensa aziendale o un bar si scelgono se il rapporto qualità/prezzo è conveniente: le aziende di ristorazione collettiva italiane lo sanno, e offrono i loro servizi in base al Rapporto FIPE:

  • il 97% degli utenti è consapevole che la propria salute dipende dal cibo che consuma
  • per il 72% è importantissimo sapere la provenienza del prodotto
  • l’89% dei clienti distingue un menù salutare da uno che non lo è

Riprende quota la ristorazione aziendale: secondo CIRFOOD, il 70% dei consumatori è soddisfatto da:

  • gentilezza e disponibilità degli addetti (76%)
  • gusto dei cibi offerti (70%)
  • scelte alternative nel menù (64%)

Da non trascurare il comfort food, ancora il preferito dagli italiani, sia a pranzo sia a cena. Sono cibi che producono serotonina, sostanza che stimola la sensazione di felicità, comunicandola al sistema nervoso stressato. In caso di studio o lavoro intensi è bene offrire in un menù questi alimenti. Ma quali sono?

  • cibi e piatti salati (57% degli italiani)
  • pizza in tutte le versioni (45%)
  • cioccolato (42%)
  • patatine (26%).
  • merendine, biscotti e gelato (22%)
  • panini con hamburger e salse (16%)

Il rischio di fornire cibo spazzatura è alto,  soprattutto se la qualità non è delle migliori. Meglio dare in alternativa altri alimenti ricchi di serotonina come:

  • frutta disidratata, mandorle e noci
  • riso e avena integrali
  • legumi vari
  • verdure crude (lattuga, pomodori)
  • verdure cotte (cavolfiori, asparagi)
  • funghi

Il 66% degli italiani sfugge alla tentazione del comfort food dedicandosi ad hobby, lettura e sport. Trovare un’alternativa salutare sul menù di un bar o di una mensa in questi casi è sicuramente d’aiuto.

Di editor